sabato 28 luglio 2007

Pezzo nr. 4

Oggi invece di annoiarvi raccontandovi la banale storia della mia vita vi tedieró parlandovi della storia della mia famiglia, o meglio delle mie famiglie e cioé quella di mio padre, gli Speroni e quella di mia madre, i Buonamici. È da un pó di tempo che pensavo di scrivere su di esse, perché credo che i miei nipoti debbano sapere ció che io conosco delle nostre comuni radici, ma ho sempre rinviato perché mi rendevo conto che buona parte delle notizie di cui ero a conoscenza erano singoli aneddoti, se non leggende, difficilmente collegabili fra loro. La colpa di questa mancanza di informazioni é sopratutto mia, perché mi é mancata la curiositá di chiedere ai miei genitori ed ai miei nonni notizie del loro passato. A loro attribuivo la responsabilitá di aver trascurato completamente di trasmettere a noi figli e nipoti la loro memoria storica sulle origini e sull'evolversi delle nostre famiglie. Un paio di mesi fa parlai di questo mio progetto con mio fratello Gian Paolo e mio nipote Nicola, i quali, in seguito a questa nostra chiacchierata, andarono a frugare fra le carte ed i documenti che erano stati raccolti quando vendemmo la casa di mio padre. Fortuna ha voluto che abbiano trovato, assieme ad altri interessanti documenti, alcuni appunti di mio padre che fanno un pó di luce sulla storia degli Speroni e un bellissimo fascicolo in pergamena scritto a mano dalla mia nonna materna, Emma Taddei in Buonamici (da noi nipoti chiamata ”Nonna Memi”), con la storia completa dei Buonamici a partire dal 1200. Ora quindi non ci sono piú scuse ed oggi tocca agli Speroni.

Della famiglia di cui porto il nome, gli Speroni, o Sperone come era il cognome originariamente, ho dato un'accenno all'inizio di questa mia storia. Lí ho anche annoverato, fra i membri della mia famiglia, Sperone Speroni (1518 – 1588) ma, sinceramente, questa correlazione é tutta da dimostrare, anzi, é impossibile da dimostrare allo stato attuale delle conoscenze. Mi sono, insomma, fatto bello mettendo questo famoso filosofo e drammaturgo fra i miei antenati, spero che mi perdonerete per questa appropriazione indebita. In effetti Sperone Speroni degli Alvarotti, questo era il suo nome completo, nacque e visse fino alla sua morte a Padova, se si eccettua una permanenza di 4 anni a Roma. Era quindi cittadino della Repubblica Veneta con nessun evidente aggancio con Genova. Tuttavia, nel ”Dizionario Blasonico della Nobiltá Italiana” di Goffredo di Crollalanza si sostiene che il cognome Sperone, e successivamente Speroni, é unico in Italia. Di consequenza, se si accetta ”tout court” questa affermazione, Sperone Speroni degli Alvarotti non poteva essere altro che un membro della mia famiglia, quod erat demostrandum.

I miei antenati sono sicuramente di origine Ligure e piú precisamente di Ventimiglia. Solo nel '600 la famiglia prese domicilio fisso in Genova ed é da quel momento che, grazie agli appunti di mio padre, mi é stato possibile fare una ricostruzione cronologica della famiglia fino a Neri, l'ultimo degli Speroni, nato il 26 Giugno 2005. Della famiglia prima del XVIImo secolo ho scoperto ben poco, ma alcuni membri hanno lasciato delle tracce notevoli. Il piú antico nome che sono riuscito a trovare é quello di un certo Guglielmo Sperone che fu sindaco di Ventimiglia e nel 1258 firmó un trattato di pace fra il suo comune e la cittá di Montpellier. Un Fra Francesco Sperone, frate minore osservante, era nel 1463 uno dei piú valenti professori di teologia a Torino. Gian Maria Sperone, Dottore in Legge ed Uditore di Andrea D'Oria in molte terre tenute in feudo, era iscritto con tutta la famiglia nel Libro d'Oro della Repubblica Genovese. Nel 1548, in seguito alla fallita congiura dei Fieschi, fu Procuratore di Andrea D'Oria in Ausburgo dove fu investito dall' Imperatore Carlo V di tutti i feudi confiscati a quella disgraziata famiglia. Ed infine Paolo Sperone, Gesuita, vissuto nella seconda metá del XVImo secolo, fu Teologo della Repubblica Genovese e Dottore in Salamanca e fu autore di opere pregiate (cosí dicono).

Nelle ”Memorie di Genova” di Agostino Schiaffino vi é una cronaca datata metá Luglio 1634 in cui l'autore parla di un certo Nicoló Sperone. Purtroppo non ho altre notizie su di lui, perció mi é impossibile collocarlo nell'albero genealogico di famiglia. Ma sentite cosa gli capitó: ”Nella mettà d’esso mese in Genova, per ordine publico, Nicolò Spinola, capitano di una galea dello stuolo di Don Carlo, fatto priggione perché mancò di salutare la fortezza di Vado. Nicolò Sperone, capitano d’altra galea dello stuolo sudetto, fu privato di quel commando dal Marchese Santa Croce per haver salutato. Fu [lo] Spinola dopo 10 dì liberato senza pena et lo Sperone dopo qualche tempo restituito”. A Firenze gli avrebbero detto: ”Nicoló un' fare i' bischero, datti alla pirateria che gli' é meglio.”

Dai primi del '600 fino ai giorni nostri, come ho giá detto all'inizio di questo pezzo, ho praticamente tutti i nomi in ordine cronologico cosicché invece di annoiarvi a morte con una sequela di nomi e di date, ho completato l'albero genealogico della famiglia iniziato da mio padre e che allego a questo pezzo. Chi é interessato puó vedere l'evolversi degli Speroni, o meglio, del ramo degli Speroni da cui io provengo, fino al sottoscritto ed oltre.

Per quanto riguarda il titolo nobiliare, e cioé il marchesato o titolo marchionale, non é sicuro quando fu assegnato alla famiglia anche se sono propenso a credere che quel Gian Maria Sperone, Uditore di Andrea D'Oria, non potesse essere iscritto nell’Albo d’Oro della Repubblica ed essere inviato da Carlo V senza uno straccio di titolo. È probabile invece che la famiglia fosse giá incritta nell'Albo della Nobiltá Genovese prima di allora. É comunque sicuro che nel 1797, alla caduta della Repubblica Genovese per mano di Napoleone Buonaparte, 10 membri maschi della famiglia potevano fregiarsi del titolo Marchionale. Di questi, sette facevano parte del Gran Consiglio e quindi automaticamente insigniti del titolo, e cioé: Pietro Vincenzo nato l'11 Febbraio 1746 e Gioachino nato il 4 Aprile 1753 assieme al loro padre Filippo; Giacomo Pasquale Maria nato il 12 Aprile 1772 e Giovanni Benedetto nato il 25 Marzo 1770 con il loro padre Giovanni Battista (questi sono i miei diretti antenati come é possibile vedere dall'albero genealogico) ed un secondo Giovanni Benedetto nato il 6 Ottobre 1758 con il padre Carlo. Ad essi si aggiungono, Lanfranco nato il 16 Agosto 1776 e Domenico nato il 13 Maggio 1786, ambedue figli di un certo Felice, che pur non facendo parte di alcun Consiglio, erano comunque iscritti nell'Albo della Nobiltá.

Molte storie ho sentito sul perché e quando la famiglia lasció Genova, alcune di esse piuttosto piccanti, ma il vero motivo credo sia da ascriversi alla conquista di Genova da parte di Napoleone Buonaparte nel 1797. Questa tesi é anche avvalorata dal fatto che, come ho scritto sopra, ben sette componenti della famiglia erano politicamente coinvolti essendo membri del Gran Consiglio della Repubblica. Fatto é che in questa fase piuttosto oscura della fuga da Genova, perché di fuga credo si trattó, altre leggende hanno preso piede sul dove si siano diretti i fuggiaschi.

Sicuramente quello che io considero il ramo cadetto, da cui io provengo, si stabilí dapprima a Pisa e successivamente a Firenze, ma gli altri? A quel che si racconta un'altro ramo della famiglia si diresse a nord e si stabilí in Lombardia e piú precisamente nell'area compresa fra Varese, Gallarate e Busto Arsizio. Questo é il ramo piú prolifico in quanto gli Speroni presenti oggi in quella zona sono piuttosto numerosi. Fra gli altri anche Francesco Speroni, noto rappresentante della Lega Nord. Un secondo ramo, sempre stando alla leggenda, la prese piú larga, e attraversato l'Atlantico si stabilí negli Stati Uniti. Un certo numero di esemplari vive attualmente in California e negli anni '70 sono stato in contatto epistolare con il Prof. Charles Speroni, titolare della Cattedra di Letteratura Italiana presso la Berkeley University di Los Angeles. Era un grande cultore dei classici italiani e ne ha tradotti in Inglese un numero piuttosto elevato. É morto nel 1984 e nel 1988 l'Universitá della California ha inaugurato, intitolandola a suo nome, una nuova cattedra di Studi Italiani.

Un'altra tribú di Speroni si trova in Argentina, ma come e quando si sia stabilita lí é, almeno per me, tuttora un mistero. Anche il ramo Argentino é stato ed é piuttosto prolifico e, stando ad Internet, annovera molti personaggi interessanti. Nel 1998 ho conosciuto ad un meeting dell'ICOM (International Council of Museums) in Australia la Prof. Susana Elvira Speroni de Uslenghi, antropologa e direttrice di un museo di Buenos Aires. É vero che tutto il genere umano ha come progenitori la stessa coppia di scimmie, per me comunque é stato molto strano incontrare, in un posto agli antipodi dal mio habitat, una persona proveniente da altri antipodi, mai vista né conosciuta, che porta il mio stesso cognome e probabilmente condivide le mie stesse origini.


Fine del pezzo nr. 4

2 commenti:

silvia ha detto...

Caro Puccio,
il tuo racconto è interessante e la scrittura divertente. Non ho scritto prima perché non riuscivo a inserirmi nel tuo blog. Se ora riesco nell’impresa, ti mando due notizie sulla storia degli Speroni a Genova. Dunque, l’ultimo governatore genovese in Corsica, prima che l’isola fosse ceduta (o venduta) alla Francia era uno Speroni. Lessi, anni fa, la notizia nel museo di Bastia. L’altra notizia riguarda il Forte Sperone, forse la fortezza più bella che sorge sulla cinta muraria (ora in gran parte poco visibile) che avrebbe dovuto riparare, tra il XVII e il XVIII secolo, la città . Da sempre avevo creduto che il forte derivasse il suo nome dalla posizione geografica, uno sperone sulla collina, e invece leggo che deriverebbe dal nome di un certo ing. Speroni, colui che aveva tracciato il primo progetto. Con questo ti saluto, in attesa di un altro capitolo della storia. Con affetto Silvia

Anonimo ha detto...

Signor Puccio, scusi l'intromissione ma, anche io sto facendo una ricerca sulla famiglia Speroni, non per me ma per un'amica che ha una bisnonna certa Luigia Speroni residente in Alseno(Piacenza) questo è testimoniato dall'atto di matrimonio del di lei figlio Zucchi Giuseppe in data 14 11 1901.
Purtroppo non riesco ad andare a ritroso nella ricerca quindi ora darò un occhio al suo albero genealogico.
ah ! la mia amica (74 anni) ricorda
che la nonna parlava in genovese pur vivendo a Busseto.
Attendo eventuali evoluzioni nella ricerca, grazie per ora perchè mi ha tolto dei dubbi.